Siamo abituati a pensare al narcisista come a una persona piena di sè, arrogante, insensibile ai sentimenti altrui, immune dalla sofferenza provocata dalla fine di una storia e dal senso di abbandono, vuoto e solitudine che questa può provocare. Sebbene sia importante fare una distinzione tra una personalità che presenta tratti narcisistici non disfunzionali, quindi la persona che, sebbene ambiziosa, autonoma e sicura di sè, riesce a stare in una relazione di attaccamento impegnata, mostrando empatia e interessandosi all’altro e ai suoi bisogni e un vero e proprio disturbo di personalità narcisistico. In questo ultimo caso è chiaro che le conseguenze su un piano relazionale sono molto diverse.
Il bisogno di attenzione e ammirazione del narcisista sono talmente forti che in molti casi sceglie più di una “vittima”, in modo da assicurarsi continui approvvigionamenti all’autostima così fragile e dipendente dalle conferme esterne. Non è raro, quindi, che il narcisista abbia una partner ufficiale, che può essere la moglie o la fidanzata, e una o più amanti tra le ex compagne che il narcisista stenterà a lasciar andare e le nuove conquiste. E’ molto raro trovare un narcisista completamente solo; è più facile trovarlo coinvolto in una nuova conquista, impegnato in una relazione, impegnato a riagganciare una ex partner, in ogni caso connesso in relazione con una o più donne che possano alimentare il suo grande bisogno di sedurre e avere attenzioni. Nella fase iniziale di un rapporto, il narcisista vitalizzato dalla novità, dal gusto della conquista, dall’euforia associata alla fase dell’innamoramento, tipicamente sfodera le sue armi migliori, non è raro che faccia dichiarazioni importanti più tipiche di una fase avanzata del rapporto (“tu sei la donna della mia vita”, “sposiamoci presto”, “lascerò mia moglie per te e faremo un figlio”, ecc) e che sia molto presente. Questa fase, definita di “love bombing”, ha però una durata limitata perchè prima o poi, una volta conquistata la partner, il narcisista mostrerà anche gli altri aspetti della sua personalità. Sotto l’immagine di autosufficienza, sicurezza, imperturbabilità, grandiosità più o meno manifesta che il narcisista vuole e cerca di mostrare al mondo, si nasconde un nucleo di vulnerabilità, non amabilità, inadeguatezza al quale il narcisista non accede e che si trasforma in una rabbia scaricata proprio sulla partner alla quale è affettivamente più legato e con la quale ha una relazione di attaccamento. Per il narcisista la solitudine è qualcosa di intollerabile, dal momento che nella solitudine sperimenta quell’antico vuoto affettivo che cerca di riempire continuamente attraverso le attenzioni degli altri, i successi lavorativi, le conquiste amorose. Se questi approvvigionamenti vengono a mancare (insuccesso lavorativo, fine di una storia, ecc) il narcisista sperimenta un grande senso di vuoto che può colmare ricercando le attenzioni di una seconda vittima, fonte di approvvigionamento secondario e, nel caso in cui essa non sia presente, troverà altri modi per non sentire quel vuoto e rivitalizzarsi (uso sostanze, attività vitalizzanti, diete e allenamenti in palestra, ecc).
Il narcisista ha una grande dipendenza affettiva dalle partner con cui instaura una relazione, proprio perchè non tollera la solitudine che rappresenta lo stato temuto, in quanto vengono a mancare le conferme di cui ha tanto bisogno per sopravvivere al vuoto. Sentendo di godere di più diritti rispetto agli altri in quanto “esseri speciali”, i narcisisti tendono ad avere molte pretese nei rapporti di coppia e a porsi in una posizione di dominanza; i suoi bisogni sono sempre più importanti di quelli della partner, le sue richieste più legittime, le sue mancanze più comprensibili. E’ chiaro che questo ruolo all’interno della relazione spesso va a incastrarsi molto bene con una partner co-dipendente, tendente all’autosacrificio, empatica, disponibile a prendersi cura dell’altro più che di se stessa. In questo modo il narcisista può assicurarsi tutte le attenzioni del mondo senza dover a sua volta corrispondere. Infatti spesso le partner dei narcisisti sono donne autonome, che tendono a non esprimere i loro bisogni e a cavarsela da sole. E’ proprio quando la partner minaccia o lascia il narcisista che emerge la dipendenza affettiva del narcisista, infatti le reazioni sono spesso molto forti e molto diverse dal distacco e dall’indifferenza che in genere tende a mostrare, e preso dal terrore dell’abbandono, farà di tutto per riagganciare la partner. Nel tentativo di riprendere la relazione userà qualsiasi mezzo, che va dalle minacce psicologiche, agli attacchi verbali, alla violenza fisica, alle menzogne, cosa tipica di questi soggetti. All’interno della relazione tenderà a dominare, manipolare, incolpare, sedurre, minacciare l’abbandono in modo da garantirsi una posizione di potere e mantenere la partner in un ruolo di dipendenza e sottomissione. Uscire da una relazione con un narcisista non è affatto semplice perchè sono molto abili a riprendere la partner promettendo di cambiare, ritornando ad essere premurosi e attenti come nei primi tempi, cercando di compiacere la partner in tutte le sue richieste, ma purtroppo il cambiamento sarà solo transitorio.